martedì 15 settembre 2009

Meheret, una ragazza che non sa che sta sulle scatole ad un sacco di gente

Meheret è una ragazza egiziana che vive e lavora a Verona. Meheret non sa che sta sulle scatole ad un sacco di gente, perché la sua faccia ha il colore del cioccolato al latte, anche se ormai il suo accento è comune a quelli che la odiano. E’ regolare, ha il permesso di soggiorno e lavora come segretaria in una grande realtà imprenditoriale veronese: lavora e produce, nonostante venga dalla terra dei faraoni. Deve rinnovarlo quel permesso, e quindi inizia daccapo tutta la trafila tra le Poste Italiane e la questura.

Meheret ogni mese, quando prende il suo stipendio, ne manda una parte in Egitto. La straniera, l’extracomunitaria, la diversa caffelatte mantiene se stessa e la sua famiglia, a soli vent’anni, come il 99 % degli italici, o no? Anche a settembre si reca in un money transfer, come Western Union o Money Gram, per fare il versamento verso l’Egitto. Presenta il passaporto ma le chiedono il permesso di soggiorno. Meheret manda soldi da anni, e nessuno glielo ha mai chiesto. «E’ una nuova legge» le dice l’addetta dell’agenzia. «Sono in fase di rinnovo, le posso dare la ricevuta delle poste che accerta l’iter avviato» risponde Meheret, sorpresa da questa novità. «No, non può, e se iniziamo la procedura la dovrò segnalare come sospetta clandestina».

Meheret non sa che in Italia sta sulle scatole ad un sacco di gente. Meheret non sa che il 7 settembre è entrata in vigore, assieme al pacchetto sicurezza e alle nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica pensate per quelli come lei, la legge n° 94 del 15 luglio, che all’articolo 1 comma 20 obbliga gli agenti in attività finanziaria, ossia proprio i money transfer, a segnalare alle autorità tutti gli extracomunitari che chiederanno di inviare o riceve denaro e saranno sprovvisti di permesso di soggiorno. La procedura però non fa alcuna differenza tra chi potrebbe essere realmente un clandestino e chi, invece, come Meheret, vive e lavora regolarmente a Verona e aspetta solo il rinnovo del permesso. Alla fine, pensa Meheret, saremo sempre tutti clandestini per qualcuno. Quando l’addetto al money transfer registra i dati del documento presentato da chi deve versare o ricevere denaro, lo step successivo lo obbliga a confermare se il cliente è munito o meno del permesso di soggiorno. Se la risposta è positiva, inserendo il numero del permesso la procedura va avanti senza intoppi; in caso contrario il terminale manda una segnalazione all’agenzia di riferimento che la gira in automatico alla questura di competenza, e Meheret diventerà oggetto di accertamenti da parte della polizia.

Lei, Meheret, che in italiano vuol dire Maria. Inoltre, come spiega benissimo la legge che Meheret non conosce, «gli agenti in attività finanziaria che prestano servizi di pagamento nella forma dell'incasso e trasferimento di fondi, acquisiscono e conservano per dieci anni copia del titolo di soggiorno se il soggetto che ordina l'operazione è un cittadino extracomunitario». E nonostante le rassicurazioni sul fatto che «il documento è conservato con le modalità previste con decreto del Ministro dell'interno», la norma lascia perplessa Meheret, che dei suoi documenti ne fa uso geloso, che li protegge perché sono la sua identità, la prova che esiste; vorrebbe darli solo ai pubblici ufficiali e non ad un comune cittadino che può custodirli, si fa per dire, per un periodo così lungo. E se per caso la cassiera del money transfer volesse chiudere un occhio, dire a Meheret di andar via così non deve segnalarla, rischia conseguenze pesantissime: per gli agenti che omettano, entro 12 ore, l’apposita segnalazione all'autorità locale di pubblica sicurezza, trasmettendo i dati identificativi del «sospetto», «il mancato rispetto di tale disposizione è sanzionato con la cancellazione dall'elenco degli agenti in attività finanziaria». Una procedura che sta già creando dei mostri: la sola Western Union in Italia è affidata a 5 grandi aziende che ogni giorno gestiscono quasi 100 mila trasferimenti di cui la maggior parte riguarda proprio extracomunitari.

Le questure ora dovranno far fronte all’ondata di segnalazioni indistinte e automatiche. Da lunedì sono pervenute infatti, presso la sola questura di Verona, circa 300 segnalazioni, che saranno girate all’ufficio immigrazione che le dovrà vagliare singolarmente, effettuare gli accertamenti e poi procedere qualora ci si trovi davanti ad un caso di clandestinità o cestinare tutto e buttare vie ore di lavoro se invece si tratta di un permesso in fase di rilascio o di rinnovo, come quello di Meheret. Meheret, alla fine, lunedì 7 i soldi non ha potuto spedirli. Meheret vuol dire Maria, ma in questa Italia sta sulle scatole ad un sacco di gente, a chi quel nome egiziano non sa nemmeno pronunciarlo, a chi sa solo dire, ruttando e del cul facendo trombetta, «padroni a casa nostra».

dal blog: antefatto

I COMUNI HANNO TRE ANNI PER DOTARSI DEL PIANO DELL’ILLUMINAZIONE

Comunicato stampa 1584 del 14/09/2009

(AVN) Venezia, 14 settembre 2009
I comuni del Veneto hanno tre anni di tempo per dotarsi di un Piano dell’illuminazione finalizzato al contenimento dell’inquinamento luminoso (PICIL), come previsto dalla nuova Legge Regionale n 17 del 7 agosto 2009. Il Piano, che rappresenta l’atto di programmazione per la realizzazione dei nuovi impianti di illuminazione e per ogni intervento di modifica, adeguamento e installazione, ha tra i suoi obiettivi il contenimento dell’inquinamento luminoso, la valorizzazione del territorio e il miglioramento della qualità della vita. A questo proposito l’ARPAV, presso la cui direzione generale è stato istituito l’Osservatorio permanente sul fenomeno dell’inquinamento luminoso, ha inviato in questi giorni ai Sindaci del Veneto una lettera con la quale, nell’invitarli a mettere in atto le azioni previste dalla Legge regionale, ricorda che i comuni potranno avvalersi della competenza tecnico scientifica dei Dipartimenti Provinciali dell’Agenzia. ARPAV, infatti, si occupa da anni del tema dell’inquinamento luminoso con attività di informazione e di supporto tecnico ai comuni e con azioni di controllo su grandi opere, fra cui la valutazione dell’impatto sull’inquinamento luminoso dello svincolo stradale di Padova Est e della nuova illuminazione del Porto di Venezia. “L’attività dell’ARPAV – precisa Andrea Drago, Direttore Generale dell’Agenzia – è aumentata anche a causa della sempre maggiore richiesta di controllo da parte delle Associazioni di tutela del cielo stellato e di singoli cittadini sensibili a questo tema, tant’è che nell’ultimo anno il numero dei controlli su impianti di illuminazione esterna ha superato il migliaio. Un esperienza questa – aggiunge il Direttore – che ha consentito ad ARPAV di partecipare alla stesura della nuova legge regionale”. “Nostro intento – ricorda da parte sua l’Assessore regionale all’Ambiente, Giancarlo Conta – è stato duplice, da un lato la tutela ambientale, dall’altro il risparmio energetico. Un comune di media dimensione, infatti, – precisa Conta – potrebbe risparmiare dal 20 al 40% sulla bolletta energetica per l’illuminazione, se solo rivedesse la propria illuminazione pubblica utilizzando apparecchi a norma di legge. Questo non significa spegnere la luce, ma illuminare meglio, ovvero avere più luce dove serve e meno luce dispersa verso il cielo”.


A cura dell'Ufficio Stampa della Regione Veneto

venerdì 11 settembre 2009

Il Coordinamento del Circolo del PD di Arcugnano
CONVOCA
la Riunione di Circolo per SABATO 19 SETTEMBRE 2009 ore 9,30 presso la Casa delle Associazioni di Arcugnano, via dell’Artigianato, n. 15.

Modalità di svolgimento di tale riunione:
1-la riunione a aperta alla partecipazione di elettori e simpatizzanti del PD
2-partecipano con diritto di parola e di voto tutti gli iscritti al partito regolarmente iscritti alla data del 21.7.09
3-in apertura verrà costituita una Presidenza per il corretto svolgimento dei lavori e il seggio elettorale
4-verranno poi presentate le linee politiche collegate ai candidati
5-verranno presentate le liste dei delegati alla Convenzione provinciale collegate alla candidature alla Segreteria Nazionale,
6-si aprirà il dibattito con modalità fissate all’inizio della riunione
7-alle ore 11,00 avranno inizio le votazioni e alle ore 13,00 verranno chiuse le votazioni
8-immediatamente dopo la conclusione delle operazioni di voto avrà luogo lo scrutinio che viene svolto dalla Presidenza ed è pubblico.
Confidando nella tua presenza, nel tuo voto e nel tuo prezioso contributo, Ti salutiamo cordialmente.

IL COORDINAMENTO DEL CIRCOLO DI ARCUGNANO

Per saperne di più Ti invitiamo a partecipare alle riunioni del nostro Circolo ogni lunedì presso la sede della Casa delle Associazioni di Arcugnano.
email:unitiperarcugnano@gmail.com
web:
http://unitiperarcugnano.blogspot.com

Antonio Bellofiore