venerdì 21 gennaio 2011

PRIMARIE E FUTURO

Cari amici e simpatizzanti, vorrei condividere con voi una breve riflessione, spesso mi trovo a discutere con amici ed iscritti al PD locale che si lamentano per le stoccate e i fendenti che i vari Veltroni, Gentiloni continuano ad assestare al partito. Mi chiedono, perché farsi del male? Perché questo masochismo? In un momento così delicato, dove tutto il partito dovrebbe essere unito contro il Premier e la Lega, ci si fa del male da soli. Quelle lettere e quei distinguo dalla linea Bersani, sono uno schiaffo per quei volontari che nel proprio territorio cercano di organizzare gazebo, volantini, giornalini e attività a diretto contatto con i problemi della gente. Dico questo perché quello che costruiamo per il partito, attraverso questo nostro impegno, viene poi inesorabilmente annullato da gesti sempre più ingiustificati e incomprensibili per chi opera fuori dal Palazzo. Al tempo stesso però vorrei anche dire che il PD non è solo questo, vorrei che il PD fosse menzionato anche per essere l'unico partito in Italia ad effettuare le PRIMARIE. Questa norma potrebbe rappresentare la vera svolta all'interno del nostro partito. Ricordiamoci che le Primarie hanno permesso che Vendola, di Sinistra e Libertà, venisse eletto Presidente della Regione Puglia, così come è accaduto a Milano dove, attraverso le Primarie, Pisapia, di Rifondazione Comunista, riesce ad avere la meglio su un candidato del PD. La base chiede ai vertici di scegliere i propri rappresentanti puntando su persone valide e capaci di rappresentare il cambiamento. La base e i simpatizzanti stanno cercando di cambiare le cose e forse nel PD questa possibilità esiste veramente. Ultimamente è stata presentata dalla segreteria provinciale giovani veneto, una mozione in direzione regionale del partito che chiede siano fatte primarie sul territorio per comporre la lista dei parlamentari. In passato le primarie non venivano indette perché non c'era mai tempo. Con questa scusa sono stati paracadutati in Veneto personaggi lontani dalla vita politica dei nostri circoli. Non dimentichiamo la fallimentare esperienza della candidatura di Calearo che recentemente è passato, senza nessuna esitazione, con Silvio Berlusconi (provate ad indovinare da quale parlamentare è arrivato il dictat per la sua candidatura…). Tutti noi abbiamo sperimentato, sulla nostra pelle, le conseguenze che questo modo di fare politica ha procurato. Poiché questi episodi non possono e non devono più accadere, mi auguro che la mozione venga approvata al più presto e che il nostro partito possa continuare a costruire quella credibilità che oggi la politica sembra avere smarrito.

Il coordinatore del circolo del PD di Arcugnano,

Antonio Bellofiore.