giovedì 25 marzo 2010

Aborto. amore e odio

La Cei per bocca del Suo presidente, il Cardinale Bagnasco si è espressa ieri su vari temi, compreso quello sull'aborto. Lungi da me contestare il diritto della Chiesa, di qualsiasi Chiesa di esprimere il Suo parere su temi che fanno parte della Sua dottrina. Vorrei però su questo tema esprimere alcuni concetti. La mia Chiesa, la Chiesa Valdese, non è certamente favorevole all'aborto, anche io non lo sono. Mai avrei cercato di fare abortire mia moglie o qualsiasi altra donna. Eppure all'epoca del referendum ho votato a favore della legge 194.
Vede, ho sempre pensato, e lo penso tuttora, che non è certamente una legge che provoca un male, il compito delle leggi, di qualsiasi legge, è quello di attenuare le conseguenze del "male", già presente nella società in cui viviamo. Io ho 70 anni, ricordo perciò tanti episodi avvenuti anche nell'ambito delle mie conoscenze, di aborti effettuati da mammane, con leggerezza, con scarso senso di precauzione igienica, con effetti devastanti anche psicologici da parte di chi compiva e nello stesso tempo era vittima di una tale operazione. Credo che la prima vittima dell'aborto sia la donna che fa una scelta così difficile! E da credente nell'insegnamento di quel Gesù che quasi sempre dimentichiamo, ho sempre provato un sentimento di cum passione con le donne coinvolte in un dolore che un uomo probabilmente non riesce neppure ad immaginare. Ci sono alcune frasi dell'insegnamento Cristiano che ho sempre tenuto a mente: una di queste è la famosa frase "chi è senza peccato scagli la prima pietra". Oppure " Ipocrita togli innanzitutto la trave dal tuo occhio prima di giudicare il fuscello nell'occhio altrui". Non amo nè ho mai amato coloro che troppo facilmente giudicano. Che ognuno cerchi di migliorare sè stesso! Forse avremo una società più umana e più giusta!
A proposito dell'amore e dell'odio:
"L'amore è magnanimo, è benevolo, non è invidioso, non si vanta, non si gonfia di orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto spera, tutto sopporta."
Queste non sono logicamente parole mie, sono parole dell'Apostolo Paolo nella prima lettera ai Corinzi! Mia è invece una riflessione! Forse sarebbe meglio che i nostri politici riflettessero bene prima di esprimere opinioni su temi così importanti. Forse non conoscono neppure il significato di quello che dicono. Forse le Chiese, tutte! senza parzialità di schieramento, dovrebbero riscoprire il messaggio profetico per la costruzione di una società futura più giusta, più rispondente ai veri bisogni dei giovani che la erediteranno dopo di noi, affinchè non abbiano a ritrovarsi in quello che sarebbe veramente un aborto della fede, della speranza, dell'amore.

Giancarlo Sanchini
Arcugnano

1 commento:

  1. Bellissima riflessione Giancarlo, ti faccio i miei più sinceri complimenti. Un saluto Antonio Bellofiore

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