venerdì 3 settembre 2010

Libero pensiero.

vorrei esprimere tutto il mio sconforto per la piega che stà prendendo, ogni giorno che passa, questa nostra società. Sono stato abituato, negli anni della mia formazione umana, a considerare la libertà di pensiero come una delle più grandi ricchezze di una compiuta democrazia. Un pensiero che naturalmente si potrà arricchire e modificare nel confronto con altre libere opinioni. In questa ottica la persona portatrice di altri punti di vista diverrà maestra di vita e non nemica. Non è più così! Qualsiasi opinione capace di portare nuovi proseliti viene gridata e sbandierata come verità assoluta. In tutti i campi! E non importa se non è nè documentata nè documentabile, se appartiene al novero delle leggende metropolitane, o è semplicemente una comoda bugia fatta per solleticare un falso senso di orgoglio per chi la ascolta. Ha la parvenza della verità! Di una verità senza ombre di possibile dubbio! E chiunque non la accetti, o cerchi anche solamente di confutarla, magari attraverso pacati ragionamenti, viene aggredito (fortunatamente, quasi sempre, ancora, solo a parole). Viene addirittura considerato, il tapino o la tapina, un provocatore ed un nemico da combattere e da abbattere. Bene, mi scusi Sig. Direttore, ma io in questa società non riesco più ad integrarmi! E' una società impaurita, impaurita da un benessere che può essere perso in ogni momento. Impaurita da qualsiasi accenno ad un differente sviluppo, chiusa in sè stessa e diffidente di ogni novità. E non si rende conto che la salvezza non si ottiene con la chiusura, ma con l'espressione e la ricerca di verità da raggiungere non attraverso le grida di chi urla più forte, ma con una continua ricerca individuale, influenzata solo dal confronto pieno con l'altrui pensiero. In cui, questo, potrà essere accettato o meno, ma sempre con il rispetto dovuto alle altrui esperienze ed elaborazioni intellettuali. D'altronde come cita Bertrand Russel nel suo libro " Why men Fight" (1917) "Gli uomini combattono perchè hanno più paura del libero pensiero che della rovina o della morte. Il pensiero è rapido, è libero, è la luce del mondo..."
O per il "Vangelo di Giovanni" attraverso la "Verità che salva", una verità però che per l'Apostolo diviene una continua ricerca su sè stessi, sulla propria umanità, e sulla propria umana essenza.


Giancarlo Sanchini

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