domenica 28 giugno 2009

Congresso, che fare?


Cari amici, l’11 ottobre ci sarà il congresso del PD, è una data importante perché forse potrebbe rappresentare per la prima volta quel cambiamento, quella svolta che tutti noi auspichiamo, sarebbe interessante che prima di quella data il nostro gruppo esprimesse un’idea unitaria. Non lo nascondo sono per la candidatura di Franceschini, ricordo che ha rilevato un partito in forte caduta libera, i sondaggi lo davano al 20%, 22% ed ha ottenuto un 26 %. Dico Franceschini perché rappresenta una faccia nuova e non sarebbe così per Bersani o qualche altro notabile della vecchia guardia. Ha in questo periodo dimostrato una grande dote, quella di parlare chiaramente alla gente, non gira troppo a lungo intorno alle questioni, non usa il classico politichese insomma, ha detto:”facciamo un vero congresso, scontriamoci ma poi ripartiamo finalmente “uniti” con una linea partitica che rappresenti sempre la maggioranza”. Un’altra frase che mi è piaciuta è “i panni sporchi si lavano in famiglia” potrebbe sembrare una frase banale, ma pensate quanto si è avvantaggiato il centrodestra in questi anni per le continue beghe personali e smentite, dei vari senatori di partito. Purtroppo si è dato alla gente l’idea di un partito spaccato, con un conseguente calo di voti e di consenso. Sono pienamente d’accordo con Luca Ricolfi quando scrive sulla “STAMPA” il motivo vero,“il motivo più importante, per cui Franceschini piace è che ha cominciato a curare la più grave delle malattie della sinistra: il linguaggio oscuro, criptico, involuto, astratto, lontano dal senso comune”. Fin quando non avremo un leader accettato e rispettato da tutti e questo potrà avvenire dopo che saranno risolti tutti i contrasti interni, nessun segretario potrà avere mai quell’autorevolezza nel proporre ricette di “panacea mediterranea” tanto care a tutti gli italiani . Un saluto
Antonio Bellofiore

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